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Nella terra dei conflitti di interesse (non solo quello berlusconiano) e dei sottrattori di bene pubblico (oltrechè dei simulatori di verità)..., dove lo spreco si confonde con la miseria, dove non sai mai quello che ti capita... ma ormai ci sei abituato... e se capita non ti meravigli più, dove per vincere una battaglia non occorre coraggio ma capacità economica.... abbiamo deciso (vestendo tutto il coraggio possibile) di andare contro corrente e di mettere a nudo realtà spesso soffocate dai giochi di potere in grado di pilotare l'informazione direzionandola un po' qua, un po la, ma mai dove realmente e in maniera trasparente dovrebbe andare.

La nostra esperienza nel mondo civile ci ha permesso di affrontare varie argomentazioni e documentarle con video, immagini e commenti audio.

 

In questo sito potrete rendervi conto personalmente di quanto possa essere facile "non dire" cose sconvenienti e sostituirle con frasi di eccellenza che attirano popolarità e deviano l'attenzione.

 

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Articoli

C'era una volta... il Santuario dei Cetacei

03.01.2012 10:41

postato in: "Dibattito Aperto/GAS ACQUA RIFIUTI"

OFFSHORE LIVORNO

Il Cosimometro: gli impegni da qui all'eternità

30.12.2011 16:13

A grande richiesta

Lasciamo questo anno 2011 (un anno durissimo e non certamente solo per le banche)con un occhio preoccupato al futuro e, almeno per l'immediato, con non molti margini di speranza che la situazione possa evolvere per il meglio. Le preoccupazioni riguardano ovviamente la blindatura politico istituzionale conseguita alla fine dell'epoca berlusconiana. Una situazione invocata per riconquistare la fiducia dei mercati che per il momento ha generato solo aggravi per il contribuente, incertezze nel mondo del lavoro e un differimento dei diritti pensionistici non bilanciato da interventi contro le storiche nicchie di privilegio economiche e generazionali di questo Paese. A rischio anche le prestazioni sociali (che da sempre si cumulano improvvidamente con quelle previdenziali) e lo stesso ruolo che gli Enti Locali possono assumere su questo terreno di fronte ad una popolazione che invecchia impoverendosi. Inutile dire che in una situazione lacrime e sangue di questo tipo i costi della politica devono rientrare negli standard europei e le troppe carriere politico sindacali strutturatesi in Enti inutili dopo la scadenza naturale dei mandati debbano essere cessate con le relative strutture di riferimento. Ovvio che poi la valutazione si estende alla necessità di riformare un sistema istituzionale onerosissimo basato sulla doppia lettura legislativa degli atti dove il Parlamento (iperaffollato) ha perso qualsiasi potere d'iniziativa reale. E dove da anni attendiamo, inutilmente, che si provveda a legiferare seriamente contro la corruzione pubblica, si introduca il reato di corruzione privata (che spesso riguarda manager ricchissimi e senza scrupoli) e si ritorni a sanzionare penalmente il falso in bilancio. Nei Comuni (compreso il nostro) assistiamo al "decisionismo dei Sindaci", legittimati da mandati infiniti e maggioranze blindate. Una dimensione extratemporale di consenso, come l'abbiamo chiamata, che non consente verifiche di rendimento e attribuisce al Sindaco la possibilità di eludere agevolmente il principio di responsabilità politica in ordine agli atti dichiarati o proposti in un lunghissimo arco di tempo. Un Sindaco che a Livorno si permette il lusso di cambiare sistematicamente spartito (si torna a parlare di tramvia) dimenticando di portare a buon fine o di stabilizzare gli atti che aveva annunciato. Anche per questo abbiamo voluto proporre una rappresentazione ragionata di quanto si prospetta nel prossimo biennio rispetto ad impegni (le cosiddette spese per investimento pur ingiustamente limitate dal Patto di Stabilità) che hanno tracciato le scelte di questi ultimi anni di mandato. Oltre agli impegni abbiamo elencato anche qualche "dichiarazione" che avrebbe dovuto aprire il campo a trasferimenti finanziari in entrata (come nel caso dell'accordo con la Sat) o al finanziamento di aziende industriali, come per i fantomatici 11 milioni destinati a De Tomaso, Wass e Trw per l'"innovazione tecnologica" su cui chiediamo che si faccia chiarezza. E non solo in sede politica. C'è poi il capitolo dei Piuss (finanziamenti regionali esclusi dal Patto di Stabilità) relativi a Dogana d'Acqua e Scoglio della Regina concepiti per realizzare di qui all'eternità un Polo per la Logistica e la Ricerca. Un impegno finanziario notevole che ha indotto il Comune ad accendere mutui di cofinanziamento nella successione indicata in tabella. Ora che la progettazione di queste opere viene aggiudicata ad un valore inferiore all'entità del finanziamento complessivo di Regione e Toscana, chiediamo che quei mutui vengano ridotti o destinati ad altri interventi, come la riqualificazione dei poli espositivi (Fortezza Nuova e Forte San Pietro in primis o la stessa Piazza XX SETTEMBRE) a rischio di copertura finanziaria perchè non valutati come operazioni portanti per il rilancio fieristico monumentale della Città di Livorno. In ultimo un cenno per le Terme del Corallo, che dopo tre anni attendono ancora gli interventi di messa in sicurezza con gli oneri di urbanizzazione versati dal costruttore Bottoni, e per il pasticcio di Pensiamo in Grande, l'estenuante progetto di restiyling del Pentagono del Buontalenti finanziato con 1.250.000 di euro alimentati da un mutuo e da oneri di urbanizzazione. Troppo pochi, come dimostrato in tabella, per assorbire anche i costi preventivati dall'Assessore competente per modificare gli assi di mobilità veicolare su Via Grande e dintorni. Ma su questo, come sull'incredibile progetto edificatorio della Ceschina, avremo modo di tornare.

Port Town Livorno

25.12.2011 20:16

 

Le scommesse di Grassi

24.12.2011 19:36

Nel giorno in cui l'ex Assessore Ritorni alle partecipate ritorna di fatto in campo resettando un recente e controverso passato di amministratore per assumere il low profile di dirigente provinciale del Pd, spiccano le dichiarazioni dell'uomo che di rinterzo, nel pieno di un'Estate bollente, aveva preso possesso dell'Assessorato all'Urbanistica con connessa delega all'Ambiente. Quest'uomo è Grassi, cultura pragmatica da Ds antico stampo, un passato nella Lega Coop, tutto Piani territoriali di Sviluppo, Mugello, Variante di Valico e perchè  no "alta capacità", con tanto di sottoattraversamento ferroviario di Firenze. L'Uomo che ci voleva per connettere la questione ambientale a quella dello "sviluppo locale", ora che Irpet (organismo nel quale operano esperti nominati dalla politica) ci ha gratificati di un Pil 2011 positivo nella misura percentuale dell'1%. Un dato oggettivamente incredibile, che comunque riguarda i fatturati delle aziende che operano per il mercato estero, se solo lo rapportiamo all'impoverimento complessivo del sistema economico locale e alla mediocrità del dato occupazionale. Una mediocrità aggravata dal fatto che ormai in troppi, soprattutto fra i giovani, hanno letteralmente cessato di cercare un lavoro ufficiale. Una circostanza che elude la statistica drogando le rilevazioni ufficiali. Grassi deve avere intuito che qualcosa non funziona dalle nostre parti. Nonostante l'ambiguo sistema di rilevazione del dato tendenziale. E, in modo singolare, brandendo lo spadone della programmazione urbanistica di un territorio che finora aveva visto solo nelle riviste patinate della Regione Toscana, ha cercato di incarnare la posizione dell'innovatore disinteressato invocando una complessiva azione di contrasto contro l'"immobilismo" dell'area livornese. Ma, in tutta franchezza, non sappiamo se è tutta farina del suo sacco. Dietro continua ad operare un Cosimi in maschera, personalità divisiva e costantemente in lotta con coloro che non amano la sua personalissima cognizione del tempo, al quale però rimane pochissimo minutaggio per implementare atti che finirebbero per caratterizzare un'epoca. Stiamo parlando del  Piano regolatore del Porto (oggi nelle mani di Mr Gallanti) e del Piano regolatore Urbano (Piano Strutturale), ancora immerso in una farraginosissima fase procedurale, peraltro a rischio di ricorsi e contenziosi. In attesa che allora nel giugno/luglio 2012 il patchwork del Piano Regolatore entri nella fase esecutiva, al buon Grassi non resta che "scommettere" sul futuro prossimo venturo e, in un certo senso, fare quello che Cosimi non potrebbe fare. Cioè fare gli scongiuri e dedicarsi a qualche operazione di Palazzo. Grassi dunque su facebook e sui giornali "scommette" sulla qualità dei progettisti che hanno aderito al maxi bando per il Piano regolatore, "scommette" anche sul fatto che il tempo a disposizione è troppo poco per chiudere la pratica della pianificazione entro il 2014 (cosa che Cosimi non potrebbe dire), "ricostruisce" infine da par suo l'azzardo della Ceschina cercando di svincolare la nuova variante cementificatoria dell'area pubblica dal controllo preventivo della commissione consiliare competente. E tutto questo per rendere "appetibile" un altro Bando, quello dell'Ippodromo, che altrimenti andrebbe deserto. Intanto registriamo la formidabile concentrazione di deleghe nelle persone di Cosimi e lo stesso Grassi. Un asse dal quale, c'è da scommetterci, scaturirà la via pragmatica al cambiamento dell'area livornese. O no?

L'ultimo giro di giostra

23.12.2011 22:58

La conferenza stampa di fine anno del Sindaco Cosimi è stata l’occasione per passare in rassegna in un clima kennedyano progetti, risutati ed obiettivi di un’Amministrazione più che mai alla ricerca del cosiddetto colpo d’ala per farsi amare dai propri cittadini e convincere sulle difficoltà operative di un Ente, il Comune, compresso da troppi tagli e vincoli finanziari di spesa. E’ abbastanza chiaro a tutti che se non accadrà nulla di rilevante nei prossimi mesi, sulla Giunta Cosimi numero 2 comincerebbe ad aleggiare lo spettro di un clamoroso fallimento politico. Non riuscire a fare nulla dopo 8 anni nella città più tranquilla d’Italia e con una maggioranza bulgara sarebbe da Guinnes dei primati Secondo Cosimi, che è partito in quarta come se fosse al primo anno di mandato, le ripetute manovre di bilancio dei Governi Nazionali avrebbero apportato tagli al Comune di Livorno in misura tale da non rendere possibile una serena programmazione delle risorse disponibili. Il Sindaco ha quantificato in complessivi 20 milioni di euro l’entità dei tagli alla spesa corrente municipale subiti e preventivati per triennio 2010/2012. Solo nell’esercizio 2011, gli interventi del Governo avrebbe ridotto di quasi 10 milioni di euro il volume di spesa complessivo. Ciononostante, ha affermato il Sindaco, il Comune ha compiuto la scelta politica di non ridimensionare l’offerta dei servizi privilegiando la copertura delle spese relative al settore scolastico, alla cultura (con un impegno molto forte sul Teatro Goldoni), al sociale ed infine, per quanto possibile, al trasporto pubblico locale, utilizzando i finanziamenti residui della Regione Toscana. Di riflesso, secondo il Sindaco, non sarebbe stato possibile far fronte all’intera gamma degli investimenti pubblici programmati nella sessione di bilancio del 2011 perché il Patto di stabilità non consentirebbe al Comune di disporre dei 20 milioni che sarebbero in cassa. Questo costringerebbe l’Amministrazione a far fronte ai progetti di più immediata utilità come il recupero di strutture degradate (tra cui il restauro delle Terme del Corallo e dello stesso Chalet della Rotonda d’Ardenza) e le manutenzioni stradali o alla rete dei servizi con i proventi del Lodo Fremura (in termini di oneri di urbanizzazione) e dell’accordo transattivo sulle proprietà ex Aree Peep, che ha interessato decine di migliaia di residenti dell’area La Leccia Salviano. Cosimi, in un crescendo quasi rossiniano, ha poi difeso con determinazione l’affidabilità patrimoniale e finanziaria delle Aziende Partecipate, che sarebbero affette semmai da una temporanea crisi di liquidità, ed ha fatto diga sulle scelte ancicliche compiute dalla controllata Spil sul fronte delle acquisizioni immobiliari di questi anni e sulle infrastrutture civili al servizio della collettività come il discusso parcheggio Odeon, costato quasi 20 milioni di euro in conto capitale. Cosimi si è poi scagliato con una memorabile filippica contro la Regione (per altri versi blandita) che aveva chiesto di realizzare sul territorio toscano almeno 8 milioni di metri cubi di discariche. ”Dovremo riaprire Vallin dell’Aquila” ha tuonato il Sindaco “con queste politiche potremo dire addio a differenziata e riciclo”. Nessun cenno, ovviamente, sui casi Limoncino e Monteburrone. Cosimi ha poi evidenziato come il Comune abbia intermediato finanziamento pubblico regionale a sostegno di de Tomaso (aziende che ancora non esiste) e delle multinazionali  Trw e Wass per un importo complessivo di 11 milioni di euro e infine ricordato che questi ultimi due anni saranno impiegati per portare a compimento il mitico progetto di riqualificazione urbana “Pensiamo in Grande”. Avviandosi alle conclusioni, il Sindaco ha poi definito “rivoluzionario” il bando per l’affidamento della progettazione del Piano Regolatore prendendo severamente le distanze da chi ne aveva messo in discussione regolarità e trasparenza. L’ultima parola è stata riservata per il Piano Regolatore del Porto, di cui per la verità in questo anno si erano perse le tracce, che ha giudicato determinante per consentire la revisione delle modalità di relazione dei soggetti operativi pubblici e privati all’interno dello Scalo e, contestualmente, la ristrutturazione del sistema concessorio che starebbe ingessando il Porto compromettendone la competitività. Al termine Cosimi ha rivendicato anche a merito della sua Giunta i dati “incoraggianti “ forniti da Irpet e Sole 24 Ore su Pil territoriale e qualità della vita. Le aziende del sistema Livorno avrebbero fatturato un più 1% su base annua (ma il rilievo riguarda prevalentemente il settore petrolchimico e solo in parte quello cantieristico di lusso), mentre il giornale della Confindustria valorizza come in anni passati il forte potenziale consumistico del territorio in relazione a un tenore di vita molto alto garantito dalle rendite pensionistiche più elevate d’Italia. Ma quanto potrà durare?

Caso pubblicizzazione dell'acqua

19.12.2011 20:18

postato in "Omissis..."

Bypassata, con un parere tenuto segreto da parte della giunta comunale, la commissione che, in accordo con la stessa giunta, aveva  modificato lo statuto che metteva i paletti per l'attuazione del referendum sull'acqua, confusissimo, voluto con insistenza, votato con coscienza, ma bistrattato il giorno dopo dalla solita casta anti-cittadino.

Fatto grave che rasenta il penale (se mancasse la buona fede) e che si aggiunge agli altri fatti gravi che ultimamente aleggiano fra i banchi del Comune di Livorno.

La procura indaghi e ci faccia sapere.

Livorno, Texas; la fisiologia dell'inganno

17.12.2011 13:58

C'è un tempo per le promesse, fatte magari al lume di candela e con uno stretto stuolo di sostenitori intorno, e un altro tempo, molto più intrigante e sincopato, per simulare la loro attuazione. Un procedimento complesso, che nella normalità dei casi culmina nella seconda metà dei mandati del Sindaco. Quello dei Sindaci è, politicamente parlando, un tempo infinito. I dieci anni di oggi (considerando il rinnovo storicamente automatico) corrispondono ai quarant'anni di qualche decennio fa. Quando, per l'appunto, le notizie non correvano su internet, facebook, twitter, ma venivano dispensate da veline o da organi di stampa a disposizione del Palazzo. Se addizioniamo il tempo lungo dei Sindaci ai poteri di cui dispongono ci troviamo di fronte ad una condizione quasi extra temporale che consente loro di dire tutto e il contrario di tutto quasi senza controllo. E in negazione pressochè sistematica del cosiddetto principio di responsabilità politica. Figuriamoci di quella penale. Confidando nel fatto che nessuno si ricorderà di quanto era stato annunciato nel 2004, nel 2005, nel 2006. Si potrebbero fare esempi significativi al riguardo. E' quanto ha ricordato Guarducci sul Tirreno a proposito della Piazza Cavour "pedonalizzata" con il Parcheggio Odeon aperto gratuitamente. In questa specie di favola ora anche i bus a Natale inizieranno a circolare gratis per fare dimenticare ovviamente lo stato disastroso dell'Azienda. Quando poi, come è accaduto nel caso del Limoncino, viene fatto rilevare dai diretti interessati che alle promesse non sono seguiti i fatti, è come se cascasse il mondo. Delitto di lesa Maestà. Con relativa colpevolizzazione per gli autori della denuncia.

CASO LIMONCINO E DISCARICA

Nel 2009 il sindaco uscente Cosimi promise di trovare una soluzione per risolvere i problemi degli annessi agricoli irregolari; eravamo per l'appunto in campagna elettorale e all'epoca, evidentemente, la discriminante fra le situazioni pregresse (del passato) che non avevano utilizzato i benefici del condono edilizio e la nuova regolamentazione urbanistica dell'area non costituiva elemento di differenziazione per un Sindaco che in qualche modo avrebbe dovuto "decidere" sul destino degli annessi. Nella circostanza il Sindaco, al di là delle questioni di merito, mise in chiaro una cosa. Che per potere provvedere "in qualunque direzione" avrebbe dovuto proseguire il suo mandato. Questo è il dato politicamente rilevante su cui è importante riflettere. Evidentemente non erano bastati i cinque anni precedenti (lunghissimi) per disporre abbattimenti o ravvedimenti operosi. Occorreva di nuovo rinviare ad una dimensione "extratemporale" nella quale Lui avrebbe garantito gli annessi a certe condizioni normative. Se, ovviamente (come poi non è accaduto a livello di normativa regionale), queste condizioni si fossero realizzate. In effetti, nonostante la "regionalizzazione politica" del Comune di Livorno (si veda la vicenda dell'Ospedale), il tutoraggio di Cosimi non ha partorito in Toscana alcuna apertura istituzionale all'introduzione della fattispecie dell'Azienda Agricola No profit a conduzione familiare. Che con qualche escamotage, se recepita dal regolamento comunale, avrebbe certamente impedito le demolizioni. Così  i Limoncini si sono trovati politicamente e giuridicamente scoperti. Dopo avere sostenuto apertamente il Sindaco in campagna elettorale e avere garantito  a Lui e ai suoi fedelissimi una rilevante dote di voti. Se a tutto questo aggiungiamo che all'epoca dei fatti lo stesso Sindaco era a conoscenza della ineludibile trasformazione della cava inattiva in Discarica, il quadro che si compone è inquietante e configura una situazione che è eticamente peggiore della stessa ipotesi di reato del voto di scambio. La Grande Promessa era stata fatta quando si sapeva (o si presumeva) in anticipo che a fare desistere i Limoncini dalla propria resistenza, prima o poi,  sarebbero stati i miasmi dei rifiuti speciali da inceneritori e fanghi d'escavo.

LA DIMENSIONE EXTRATEMPORALE DEL CONSENSO: l'effetto discarica

Dunque, non solo promesse perdute nella dimensione extratemporale del consenso, ma anche un forte stato di consapevolezza che in ogni caso quelle promesse sarebbero state smontate dall'effetto Discarica. Il provvedimento di sequestro preventivo ha ovviamente sparigliato le carte. Anche per un Sindaco con poteri di persuasione praticamente illimitati visto il tempo infinito a disposizione per esercitare le sue funzioni di comando. In una situazione di questo tipo è forse superfluo chiedere le dimissioni di un Sindaco che ancora una volta si "affiderà" all'iniziativa di una parte (questa volta le controdeduzioni di Bellabarba) per uscire immacolato dalla vicenda così come si affidò ai Limoncini per spuntarla alle elezioni senza incorrere nelle forche caudine del ballottaggio. Non resta allora che affidarsi agli esiti di una inchiesta preliminare che dovrà accertare l'effettivo ruolo negoziale assunto dal Sindaco in questa vicenda. Una inchiesta che si rende doverosa nei confronti di coloro i quali si sono in buona fede "affidati" ritenendo che la propria fiducia valesse un modo corretto e coerente di "fare politica"

Rosario Corbino, Marco Vergara, Sergio Nieri

Spil, Odeon: il rischio del default

15.12.2011 10:33

Il Comune informa che a partire dalle ore 08,00 di martedì 13/12 fino a sabato 24/12 per i livornesi sarà più facile "fare shopping in Centro". Dopo alcuni anni di chiacchiere, dunque, il discusso Parcheggio Pubblico ricavato dalle macerie dell'ex Cinema Odeon verrà messo "gratuitamente" a disposizione della cittadinanza con il suo potenziale di n. 300 posti auto a rotazione. Un'area di sosta rilevante, destinata, secondo il trust di cervelli che ha disegnato i lineamenti del nuovo Piano della Mobilità Livornese, a intercettare i flussi di traffico provenienti da Nord, insieme al mitico ipogeo di Piazza Benamozegh e ad una sempre più malinconica Piazza Unità d'Italia, oggi concessionata alla misteriosa società Co.pi.sa. di Pisa, appunto. Ma nell'occasione l'apertura pro tempore, presidiata dagli ausiliari della Misericordia e della Caritas, non sarà rivolta ad intercettare alcun flusso di traffico, ma a favorire "lo shopping" Una cosa incredibile. Tant'è che la viabilità perimetrale (compresa Piazza Cavour) rimarrà sostanzialmente invariata. Con il toboga di Via Verdi a fare da unico viale d'accesso alle rampe del parcheggio multipiano. Poi c'è quel concetto, "gratis", che pare confezionato apposta per gli allocchi. Spil, proprietaria del Parcheggio, è una Spa controllata al 61% dal Comune di Livorno grazie ad una discutibile operazione di rastrellamento di valori immobiliari che qualche anno fa le consentì di assumere il ruolo di player della Società. Da quel momento cambiò completamente la mission di Spil. Da strumento di riqualificazione industriale a vera e propria agenzia immobiliare pubblica. Spil la troviamo impegnata sulla Piana di Guasticce (dove dovrebbe riscuotere i fitti dei capannoni industriali che non hanno abbadonato l'area) con risultati alterni (il secondo modulo è stato preventivamente stoppato dal Comune di Collesalvetti a causa di un sopravveniente rischio idrogeologico degli insediamenti), poi il fallimentare tentativo di acquisizione dell'area ex Delphi in Via Enriques, l'individuazione dello Stabilimento Brovedani come sede temporanea della de Tomaso (dove pare che l'azienda di Rossignolo si sia dimenticata di pagare il canone di locazione), poi il tentativo (a vuoto) di mettere a reddito (ora si parla di dismissione forzosa) l'enorme patrimonio immobiliare ad uso residenziale derivatole dai misteriosi conferimenti del decennio scorso. Tutto questo con il benestare delle banche azioniste oggi a loro volta in sofferenza (tra cui il Monte dei Paschi) che non possono garantire a Spil nè credito a breve, nè quell'aumento di capitale di cui avrebbe bisogno per mettere al riparo da azioni esecutive l'ingente patrimonio (pubblico) di cui dispone. Su questo cartello di carta incombe, appunto, la questione Odeon, il parcheggio fortemente voluto da Cosimi nel quadro dell'operazione che avrebbe portato il Comune di Livorno a contrattare con Giovanni Lippi la chiusura della Gran Guardia prima e la sua trasformazione in un supermarket con villette annesse poi. Il costo netto del fabbricato pare ammontare a circa 26 milioni di euro, una cifra spaventosa che non tiene ovviamente conto della esposizione bancaria connessa di questi anni. Ora Spil, per rientrare, al pari di quanto sta cercando di fare con l'intero patrimonio immobiliare, vorrebbe cedere l'immobile ad un acquirente che però non si è fatto vivo. Un po' la crisi e un po' l'eccessiva onerosità della gestione (in una realtà come Livorno) sconsigliano chiunque a fare una follia del genere. Ma pare anche sfumata la pista di un gestore professionale, che quanto meno avrebbe corrisposto un canone d'uso con Spil che da parte sua avrebbe conservato la titolarità della struttura. Vedremo come andrà a finire questa storia, anche perchè Spil (come attestano le nostre tabelle allegate in altra sezione ) non ha ancora presentato la proiezione del risultato d'esercizio per l'anno 2011. Allora ringraziamo il Dr Vitti (presidente prorogato della Società) per l'apertura "gratis" (per lo shopping natalizio), ma allo steso tempo lo invitiamo a dimettersi. L'unica condizione possibile, al di là degli ormai esilaranti show di Cosimi in Consiglio Comunale, per fare luce sui conti della Società.

PartecipARIA

13.12.2011 09:07

postato in "Quartieri Nord"

 

Saloon Limoncino, tutti contro tutti

11.12.2011 18:37

postato in "Discarica Limoncino"

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