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Articoli
La crisi
15.09.2011 00:00
postato su "Politica Locale"
Credo che sia salutare per chi è chiamato a risolvere una crisi politica per molti aspetti incomprensibile dare alcuni segnali chiari all'opinione pubblica. Sarà più facile allora capire che è "cambiato il mondo" e seguire il Sindaco nella sua linea di presunta rottura col passato. Occorre pertanto a giudizio mio e dei molti cittadini che assistono senza parole a questa crisi:
a) Spiegare innanzitutto le "dimissioni" dell'ormai ex Assessore Ritorni e se queste ultime avessero una connessione con il dissenso dell'assessore Bernardo. Che pure aveva patrocinato l'operazione Variante Gran Guardia. Senza peraltro incontrare in apparenza alcun dissenso all'interno della Giunta. E' chiaro che ora più che mai non è possibile far finta che nulla sia accaduto ripresentando lo spartito e i ruoli che hanno preceduto questa situazione. Oltretutto il ricorso sistematico alle varianti strategiche ha letteralmente svuotato di contenuti il cosiddetto Piano strutturale in affidamento progettuale.
b) Evidenziare se la decisione di spostare "sine die" il pacchetto degli atti riconducibili al progetto" Pensiamo in Grande" sia da mettere in relazione, oltre che alla scarsità delle risorse, all'impossibilità tecnica e politica di corrispondere entro fine settembre alle verifiche richieste in Consiglio Comunale sullo stato d'attuazione dei provvedimenti di riqualificazione del Pentagono del Buontalenti. Verifiche richieste da chi peraltro votò a favore della delibera per compensare gli effetti logistici e commerciali della trasformazione del "Gran Guardia".
c) Conoscere l'opinione del Sindaco sulla Variante de "La Ceschina" e, più,in generale sul concetto di valorizzazione urbanistica di un'area pubblica attrezzata a verde collocata in zone di pregio. Con l'occasione sarebbe interessante capire chi dovrebbe sostenere finanziariamente l'ipotesi urbanistica de "La Cittadella dello Sport".
d) Confermare con atti e non con le parole il finanziamento regionale per la viabilità a sostegno del futuro comparto ospedaliero. (si è parlato al riguardo di 20 milioni di euro) impegnandosi contestualmente a liberare le risorse già preventivate nel bilancio comunale (circa 5 milioni di euro) per la medesima "priorità".
e) Provvedere ad un significativo taglio di spesa (preventivabile in qualche milione di euro) riducendo il numero degli assessorati (innovazione e partecipate in primo luogo) e/o accorpando le deleghe in materia urbanistica.
sergio nieri
Due o tre suggerimenti al Sindaco Cosimi
14.09.2011 00:00Postato su "Politica Locale"
Due o tre suggerimenti al Sindaco Cosimi per rilanciare l’azione di governo e conseguentemente la sua credibilità.
a) Non confondere l’azione sindacale che svolge per conto di Anci con quella di amministratore di una città di 160.000 abitanti. Nella quale anche il più trascurato dei punti di vista deve essere ascoltato e rappresentato. Al pari dei bisogni più elementari,che spesso rimangono mascherati dalla polemica politica.
b) Uscire quanto prima dal bunker che si è costruito intorno a sé da qualche mese a questa parte cercando di infilarci dentro anche la città. E’ vero che la manovra è iniqua, ma, come dice l’economista Tito Boeri, non è sufficiente drammatizzare la questione dei tagli. Soprattutto se il sistema tariffario praticato dalle Aziende locali (che dovrebbe distribuire utili sociali) risulta essere uno dei più esosi d’Italia. Peraltro con l’Iva al 21% rincarerà ulteriormente anche la Tia.
c) Sottoporre a referendum (nelle forme di sondaggi on line) le scelte da effettuare sulle opere pubbliche, tenuto conto della scarsità delle risorse e della tempistica di attuazione. Dedicare per ciascuna tipologia di intervento una sessione annuale di bilancio senza ipotizzare inutili finanziamenti a pioggia.
d) Non esorcizzare a priori la questione fiscale, se lo Stato è orientato a trasferire ai Comuni potestà di natura impositiva o competenze in materia di accertamento tributario. C’è molto da fare a Livorno sul fronte delle aree edificabili e delle aree portuali. Vincolare, se del caso. le risorse acquisite a piani di recupero edilizio o al finanziamento agevolato di nuove attività imprenditoriali, riservando una quota di reddito al sostegno del volontariato sociale.
e) Ridurre a max 7/8 il numero degli assessorati revocando definitivamente quello all’Innovazione (inutile), quello alle partecipate (già costruito su misura per Ritorni) e accorpando per quanto possibile le deleghe relative all’Urbanistica. Il risparmio in tre anni sarebbe di oltre un milione di euro.
f) Avviare una operazione verità sul fronte delle Aziende controllate e partecipate. Mettendo in trasparenza situazioni di indebitamento strutturale, esposizioni bancarie, strategie operative a medio termine, ipotesi di fusione, cessione trasformazione. Anche attraverso tavoli di consultazione con l’utenza.
g) Convocare gli organi di stampa (tutti) e fornire i dati esatti dell’operazione Odeon mettendo in assoluta trasparenza la posizione di Spil. Restituire a quest’ultima la propria vocazione originaria (promozione industriale) mettendo on line le richieste pervenute al Comune di Livorno delle imprese che intendono investire o valorizzare settori interessati dallo stato di crisi.
h) Non partecipare, anche se invitato, a manifestazioni di massa promosse da sindacati o partiti mentre è in essere una crisi istituzionale di Giunta. E soprattutto, non presentarsi di fronte a folte platee di militanti sindacali e politici insieme ad amministratori interessati da delicati provvedimenti giudiziari (è il caso del Sindaco di Castagneto Carducci). E ‘ una forma di rispetto anche questa.
Sergio Nieri