Spil, Odeon: il rischio del default

15.12.2011 10:33

Il Comune informa che a partire dalle ore 08,00 di martedì 13/12 fino a sabato 24/12 per i livornesi sarà più facile "fare shopping in Centro". Dopo alcuni anni di chiacchiere, dunque, il discusso Parcheggio Pubblico ricavato dalle macerie dell'ex Cinema Odeon verrà messo "gratuitamente" a disposizione della cittadinanza con il suo potenziale di n. 300 posti auto a rotazione. Un'area di sosta rilevante, destinata, secondo il trust di cervelli che ha disegnato i lineamenti del nuovo Piano della Mobilità Livornese, a intercettare i flussi di traffico provenienti da Nord, insieme al mitico ipogeo di Piazza Benamozegh e ad una sempre più malinconica Piazza Unità d'Italia, oggi concessionata alla misteriosa società Co.pi.sa. di Pisa, appunto. Ma nell'occasione l'apertura pro tempore, presidiata dagli ausiliari della Misericordia e della Caritas, non sarà rivolta ad intercettare alcun flusso di traffico, ma a favorire "lo shopping" Una cosa incredibile. Tant'è che la viabilità perimetrale (compresa Piazza Cavour) rimarrà sostanzialmente invariata. Con il toboga di Via Verdi a fare da unico viale d'accesso alle rampe del parcheggio multipiano. Poi c'è quel concetto, "gratis", che pare confezionato apposta per gli allocchi. Spil, proprietaria del Parcheggio, è una Spa controllata al 61% dal Comune di Livorno grazie ad una discutibile operazione di rastrellamento di valori immobiliari che qualche anno fa le consentì di assumere il ruolo di player della Società. Da quel momento cambiò completamente la mission di Spil. Da strumento di riqualificazione industriale a vera e propria agenzia immobiliare pubblica. Spil la troviamo impegnata sulla Piana di Guasticce (dove dovrebbe riscuotere i fitti dei capannoni industriali che non hanno abbadonato l'area) con risultati alterni (il secondo modulo è stato preventivamente stoppato dal Comune di Collesalvetti a causa di un sopravveniente rischio idrogeologico degli insediamenti), poi il fallimentare tentativo di acquisizione dell'area ex Delphi in Via Enriques, l'individuazione dello Stabilimento Brovedani come sede temporanea della de Tomaso (dove pare che l'azienda di Rossignolo si sia dimenticata di pagare il canone di locazione), poi il tentativo (a vuoto) di mettere a reddito (ora si parla di dismissione forzosa) l'enorme patrimonio immobiliare ad uso residenziale derivatole dai misteriosi conferimenti del decennio scorso. Tutto questo con il benestare delle banche azioniste oggi a loro volta in sofferenza (tra cui il Monte dei Paschi) che non possono garantire a Spil nè credito a breve, nè quell'aumento di capitale di cui avrebbe bisogno per mettere al riparo da azioni esecutive l'ingente patrimonio (pubblico) di cui dispone. Su questo cartello di carta incombe, appunto, la questione Odeon, il parcheggio fortemente voluto da Cosimi nel quadro dell'operazione che avrebbe portato il Comune di Livorno a contrattare con Giovanni Lippi la chiusura della Gran Guardia prima e la sua trasformazione in un supermarket con villette annesse poi. Il costo netto del fabbricato pare ammontare a circa 26 milioni di euro, una cifra spaventosa che non tiene ovviamente conto della esposizione bancaria connessa di questi anni. Ora Spil, per rientrare, al pari di quanto sta cercando di fare con l'intero patrimonio immobiliare, vorrebbe cedere l'immobile ad un acquirente che però non si è fatto vivo. Un po' la crisi e un po' l'eccessiva onerosità della gestione (in una realtà come Livorno) sconsigliano chiunque a fare una follia del genere. Ma pare anche sfumata la pista di un gestore professionale, che quanto meno avrebbe corrisposto un canone d'uso con Spil che da parte sua avrebbe conservato la titolarità della struttura. Vedremo come andrà a finire questa storia, anche perchè Spil (come attestano le nostre tabelle allegate in altra sezione ) non ha ancora presentato la proiezione del risultato d'esercizio per l'anno 2011. Allora ringraziamo il Dr Vitti (presidente prorogato della Società) per l'apertura "gratis" (per lo shopping natalizio), ma allo steso tempo lo invitiamo a dimettersi. L'unica condizione possibile, al di là degli ormai esilaranti show di Cosimi in Consiglio Comunale, per fare luce sui conti della Società.