Variante Abitare Sociale di Coteto (Livorno): la vera storia - Secondo tempo
CAUSE E TERMINI DI UNA TRANSAZIONE "DEMOCRATICA"
Quella del dissesto economico finanziario era dunque una prospettiva agitata politicamente da Cosimi per smarcarsi ora per allora dalla Stu (Società di Trasformazione Urbana) Nuovo Centro di lambertiana memoria. Un sodalizio a finanziamento ripartito con il partner privato con cui il Comune avrebbe potuto esercitare un ruolo e ed una incidenza patrimoniale ben più decisivi che nella consorella Stu Porta a Mare. Qui infatti Vitelli ed Azimut, dopo l'acquisizione concordata in via giudiziale delle aree del Cantiere, avrebbero confinato il Comune nei margini di una risibile quota di controllo. Ma il "Lodo Fremura", chiusosi come detto nel Marzo 2007, liberava dunque i Fremura's dalle maglie della Stu Nuovo Centro e di fatto imponeva che Consiglio Comunale recepisse l'accordo transattivo liberatorio per sdoganare una diversa e più invasiva trasformazione dell'area territoriale. Questa circostanza si concretizzerà nel novembre 2007 dopo una serie di drammatiche sedute consiliari che scaveranno un solco irriducibile fra maggioranza e opposizioni di sinistra, costrette ad un ostruzionismo senza precedenti per essere state tenute all'oscuro praticamente su tutto. Con il "Lodo", insomma, non ci sarebbe stato alcun effetto devastante sul Bilancio se trenta giorni prima della esecutività del Bilancio preventivo 2008, quello a cui stava lavorando diligentemente Del Nista con l'accertamento del debito fuori bilancio, il Consiglio Comunale avesse nell'ordine:
a) recepito l'accordo transattivo e revocato la Stu Nuovo Centro;
b)deliberato una contestuale variante al Piano Strutturale e al Regolamento Urbanistico;
c) approvato un Piano Particolareggiato di inziativa pubblica del Comparto.(!)
Un "triplete" impressionante che modificava con un tratto di penna il profilo complessivo della vecchia area di trasformazione. In pratica, con questa operazione benedetta dai peana della stampa locale, Fremura non incassava soltanto (e in contanti) la rivalutazione degli indennizzi, ma una nuova e più favorevole disciplina urbanistica del comparto promossa però dall'iniziativa pubblica, cioè dalla controparte comunale (!). Incassato il contributo in contanti i sulle aree trasformate, infatti, i Fremura avrebbero ceduto al Comune di Livorno, fra aree ex Peep Coteto espropriate e non trasformate e aree suscettibili di esserlo, le cosiddette "aree residue", corrispondenti a circa 54.290 mq di territorio su 28.275 dei quali sarebbero stati ricostituiti i vincoli espropriativi per realizzare "nuova edilizia sociale" (480 appartamenti, poi diventati 355 in una fase successiva nell'ambito di una variante urbanistica "Abitare Sociale" di tipo redistributivo fra aree edificabili e aree a servizi con opere a scomputo degli oneri di urbanizzazione) da destinare in parte all'affitto a canone concordato e in parte all'edilizia residenziale pubblica. In cambio il Comune si sarebbe impegnato a trasferire al privato "beni in natura", cioè aree edificabili equivalenti al valore convenzionale di stima di €. 8.133.244. Una autentica slot machine che avrebbe consentito al Comune di sfruttare ulteriore suolo per mettere in sicurezza i progetti edificatori delle grandi Cooperative di Costruzione vicine al centro sinistra e ai Fremura's per implementare un nuovo quartiere residenziale di ben 700 appartamenti nell'area di Via del Levante.