UN PERICOLOSO VUOTO POLITICO
Il 30 settembre doveva essere la dead line di questa Amministrazione su molte questioni di prospettiva. Sapevamo che non sarebbe stato così, perché non ci sarebbero stati tempo, volontà e capacità politica di mandare chiari segnali alla Città su Mobilità Urbana e Piano Regolatore. C’è, in questo senso, una responsabilità politica grossa come una casa del Sindaco Cosimi, che ha scelto la strada della “normalizzazione” pur di non mettere in discussione la propria posizione di dominus solitario della politica cittadina. Ma c’è, obiettivamente, la complicità parossistica di quanto rimane di un Pd credibile a Livorno (peraltro orfano per motivi ad oggi incomprensibili della segreteria di Di Rocca) e soprattutto delle due forze collaterali, IDV e SEL, ormai ancillari rispetto all’inverosimile scadenziario del programma/rattoppo “VERSO IL 2014” imposto dal Sindaco dopo la crisi sceneggiata del post Ferragosto. Vorremmo soffermarci in particolare su SEL, che rischia di perdere sul territorio tutto il capitale di fiducia derivatogli dalla leadership di Vendola sul piano nazionale. Una forza politica che dovrebbe scuotere il Sindaco e metterlo di fronte alle proprie responsabilità (tipo quella di non avere saputo ottemperare all’affidamento tempestivo del Prg) fino alla estrema richiesta delle dimissioni, ma che invece preferisce galleggiare in Consiglio Comunale con un Giannini che ormai è stato costretto (dall’immobilità dei suoi dirigenti) a prendere la strada del disincanto e dell’istrionismo. Unico serio antidoto al rapporto bergmaniano con l’enigmatico Assessore Bettini, anche lui di SEL ma organico a Cosimi per ragioni di spartito istituzionale. In questo quadro si sta creando un pericoloso vuoto politico nel quale stanno venendo una serie di nodi al pettine. Primo fra tutti quello del Centro Storico, per troppo tempo sballottato tra la prospettiva laboratoriale e favolistica di Pensiamo in Grande, il degrado e le petizioni popolari di Piazza Garibaldi e Piazza della Repubblica e l’accelerazione impressa, nel Palazzo, alla prospettiva di “alleggerire” il traffico veicolare nella stessa Via Grande senza prospettare ausili e infrastrutture di sostegno per gli operatori commerciali. Una operazione fatta a tavolino senza consultare preventivamente seri indicatori ambientali ed econometrici per come vanno configurandosi oggi dopo l’ubriacatura della città policentrica che ha generato, negli ultimi anni, la moltiplicazione dei centri di vendita nelle periferie di questa città incredibile dove nonostante tutto è stata evocata l’Ikea come “volano di sviluppo e di posti di lavoro”. Detto questo, siamo altrettanto severi con quelle categorie e con quegli operatori (oggi sul piede di guerra) che in questi due anni di nulla hanno cercato un posto al sole facendosi rassicurare dalle belle parole dell’Assessore di Turno o, in occasione della Variante La Gran Guardia, se ne sono stati in silenzio immaginando che entro il 30 di settembre venissero depositati i progetti sui parcheggi a rotazione o adottati provvedimenti per razionalizzare il traffico in Centro. Nulla di tutto questo è accaduto, tant’è che il finanziamento a sostegno delle opere di riqualificazione del Pentagono del Buontalenti è stato traslato al 2012 insieme a molti altri interventi già annunciati in modo plateale come la stessa Manutenzione Straordinaria del Parco delle Terme della Salute. Un modo come un altro (ancora) per giocare sapientemente con l’opinione pubblica.