LIVORNO CAPOLUOGO/2

15.11.2012 11:34

Estratto da "Senza Soste". Rivista cartacea in edicola

A circa 800 giorni o poco meno dal 31.12.2014, il giorno in cui scadrà di fatto e in diritto il termine di ultimazione delle opere autorizzate dalla Regione Toscana nell'ambito dei Programmi Urbani di Sviluppo Sostenibile (PIUSS), pena revoca dei finanziamenti erogati, è giunto il momento di fare il punto sullo stato di attuazione dei progetti ammessi nel 2009 al monte dei finanziamenti comunitari disponibili su base regionale. La Regione infatti è l'Ente "tesoriere del finanziamento comunitario", che fra il 2008 e il 2009 selezionò i progetti preliminari più meritevoli di sostegno finanziario, con la clausola che il Comune interessato avrebbe dovuto comunque compartecipare al cosiddetto valore delle spese ammissibili. In una fase successiva i progetti preliminari (i cui plastici fecero posta di se' durante la campagna elettorale di Cosimi facendo guadagnare a quest'ultimo l'endorsement convinto delle solite testate locali) conobbero una significativa  scrematura. La Regione, d'intesa con il Comune di Livorno, operò infatti una distinzione di massima fra progetti Portanti e Progetti Funzionali introducendo un ordine di priorità vincolante nell'assegnazione dei finanziamenti. A farne le spese furono, nel silenzio generale, importanti e funzionali interventi come la viabilità d'accesso alla Stazione Marittima (area Nuovo Mercatino Americano), il completamento del restiyling di Piazza XX Settembre e, in ultima analisi, forse quello più atteso, il recupero integrale della Fortezza Nuova, una struttura e un parco  dalle potenzialità espositive e turistiche straordinarie ormai da anni inaccessibili a turisti e residenti. Queste tre operazioni non troverebbero ad oggi alcuna copertura finanziaria. Via libera invece al finanziamento per tre opere "portanti" e due accessorie, come la Rivitalizzazione dei Borghi (ancora in fase di completamento) e il recupero degli ex Asili Notturni (fermo per un cedimento strutturale). Le tre opere Portanti, che sono state regolarmente aggiudicate, sono invece la ristrutturazione della Dogana d'Acqua e dello Scoglio della Regina in funzione di un Laboratorio di Ricerca per la Logistica Integrata, e la realizzazione del Polo Culturale di Piazza del Logo Pio, dove in uno scenario non più post bellico dovrebbero sorgere un Museo Civico e un Museo d'Arte Contemporanea. Tre operazioni di grande complessità che al momento scontano ovviamente  la farraginosità delle procedure di progettazione. Le Associazioni temporanee di Impresa che si sono aggiudicate gli appalti, infatti, hanno dovuto curare in questi mesi anche la progettazione esecutiva, cui è subordinato il vero e proprio avvio delle opere con l'autorizzazione di Regione e Comune e la stipula del contratto di appalto fra parte pubblica e parte privata. Siamo di fronte a una corsa contro il tempo, pena la revoca retroattiva dei finanziamenti assegnati, complicata dal fatto che in più di un caso (come in Dogana d'Acqua e nello stesso Scoglio della Regina) gli interventi richiedono indagini geognostiche sulle fondamenta o carotaggi per accertare la consistenza dei materiali terrosi e la  diffusione delle falde acquifere. Senza considerare la necessità di ottemperare ai nulla osta della Soprintendenza. Pratiche di validazione che richiedono a loro volta tempo e rigorose analisi di congruità e che talvolta ritardano oltre misura l'nizio dei lavori formalmente assegnati. La sensazione è che per l'ennesima volta si sia peccato di megalomania, privilegiando la realizzazione di prestigiosi contenitori in aree strutturalmente complesse e oltrettuto in stato di abbandono da tempo. Per contrappasso, di fronte a un fnanziamento pubblico svincolato dal patto di Stabilità come i Piuss ci si è dimenticati di "funzioni" strategiche che in tempi brevi avrebbero potuto attivare economie per il territorio (come le Fortezze) o rendere più accogliente il cuore della Città (Piazza XX Settembre). Ad oggi c'è il concreto rischio che delle otto "Opportunità Iniziali", strombazzate da Comune e stampa locale da tre anni a questa parte, alla fine se ne vedano all'osso due o tre. Con ricadute territoriali discutibili, tipo il fantomatico Laboratorio di Logistica filtrato da privati, associazioni di Impresa e organi dello Stato come la Capitaneria di Porto che dovrebbe occuparsi dei rilasci marini del Gassificatore. Ultima considerazione di ordine politico. Inevitabilmente questo Piano ambizioso traguarderà la scadenza naturale dell'era Cosimi per interessare i primi mesi del nuovo mandato amministrativo. Il nuovo Sindaco sarà chiamato per forza di cose ad occuparsi dello stato dei cantieri non solo in previsione della scadenza del 31.12.2014, ma anche in funzione del fatto che i contributi disposti a livello regionale sono stati puntualmente allocati in bilancio negli esercizi di questi ultimi anni (come trasferimenti in conto capitale provenienti da Enti diversi dallo Stato) mentre il Comune, da parte sua, ha dovuto assumere mutui particolarmente onerosi (nell'ordine di una decina di milioni) per concorrere alla cosiddetta quota di finanziamento. Ci sarà davvero poco tempo per pensare o addirittura per esultare. Una luna di fiele, insomma.

 

FRANCO REVELLI

pubblicato sulla rivista  "Senza Soste" in edicola.