Livorno: iniziato lo shopping immobiliare della Sanità Pubblica

15.02.2012 15:20

Da alcune ore ha preso politicamente forma il progetto finanziario del Nuovo Ospedale di Livorno. La strategia è concentrica. Da un lato, opere infrastrutturali a sostegno della viabilità del comparto Sud (sono stati messi in cassa comunale ben 15 milioni di finanziamenti comunali per la bisogna come opere di urbanizzazione cui dobbiamo aggiungere i tre milioni e mezzo di provenienza regionale), dall'altro smantellamento e relativa alienazione (per realizzare il ricavo della vendita) - previa modifica delle destinazioni  d'uso - (in senso verosimilmente residenziale e commerciale) delle strutture sanitarie distrettuali dismesse che hanno cessato di svolgere una funzione socio sanitaria. E tutto questo grazie alla adozione di una variante urbanistica al Piano Regolatore vigente (mentre è in corso di affidamento la progetazione di quello nuovo!). Strutture che nonostante l'ampiezza, l'accessibilità, la consuetudine logistica con l'utenza, non sarebbero più "accreditabili" per il servizio sanitario regionale, come sostiene da tempo la Direttrice Asl 6 Calamai all'unisono con i Sanitari di riferimento, il Pd, le Associazioni della Consulta del Volontariato di cui è incredibilmente Presidente e, ultimo ma non per ultimo, quel personaggio ormai Kunderiano  che risponde al nome dell'ex sindaco Lamberti, già acceso promotore di istanze referendarie e oggi al fianco del suo ex Assessore Picchi (già mediatore di fiducia nelle vicende tutte da rileggere di Porta a Mare e Salviano 2) nel  dare i tempi di questa spregiudicata operazione. Se le cronache non ci ingannano, stiamo parlando di una decisione destinata ad ipotecare il futuro urbanistico e socio-assistenziale dell'area livornese  senza che vi sia certezza sul reimpiego dei fondi ricavati (e sulla loro stessa consistenza economica) nella realizzazione di una rete assistenziale sostitutiva. Le mozioni che sono state votate al riguardo per impegnare la Dirigenza della Asl di Livorno hanno il sapore della beffa, se non dell'insulto. Non una buona notizia mentre in città impennano le fasce di povertà e il bisogno sociale e sanitario (spesso estremo) si aggrava in misura tale da determinare aggravi finanziari sulle famiglie e il trasferimento dell’utenza con acuzie presso altre realtà ospedaliere della Regione. Intanto pubblichiamo in questo schema  il valore patrimoniale degli immobili (incrementato delle manutenzioni e al netto degli ammortamenti) destinabili alle aste immobiliari. La rilevazione è ovviamente fatta prima di mettere nel conto gli effetti della valorizzazione urbanistica.