Le carte che restano: Aamps 2013, un anno vissuto pericolosamente

28.10.2013 22:53

Su Aamps Livorno, la società che gestisce il cosiddetto ciclo integrato dei rifiuti per conto del Comune di Livorno, da più di un anno è calata una impenetrabile cortina di nebbia. Dopo il ciclone Rosi, il contabile umbro che secondo la vulgata del Sindaco Cosimi avrebbe risanato l'Azienda dischiudendo "orizzonti di stabilità", si è indubbiamente aperta una nuova fase. Quella per cui il Comune di Livorno, socio totalitario di Aamps, è diventato affidatario dei servizi di raccolta, trasporto, smaltimento dei rifiuti solidi urbani che costituiscono parte integrante del valore di produzione dell'Azienda controllata. Questa situazione ha messo il Comune nelle condizioni di essere ad un tempo riscossore del servizio svolto da Aamps, ma anche debitore di quest'ultima per un importo corrispondente al valore teorico del servizio prestato. (circa 35 milioni di euro su base annua). In pratica, con la riscossione del tributo il  Comune controllante remunera il valore commerciale del servizio svolto dalla controllata e soddisfa il credito vantato da quest'ultima nei suoi confronti. Tutto lineare, se non che la precaria condizione economica dell'Azienda, che chiuderà l'esercizio 2013 con un utile simbolico di Euro  5.337 (!), peraltro peggiorativo dell'utile 2012 pari ad Euro 8.150 (!), risulta aggravata da una esposizione finanziaria di ammontare ancora sconosciuto che mette a rischio la liquidità essenziale per provvedere, fra l'altro, al pagamento della spesa corrente (personale e fornitori), oltrechè ai tassativi accordi di moratoria con i creditori stabiliti a suo tempo da Rosi con metodi "non da educande" per consolidare il debito finanziario generato dai prestiti bancari e dalla mancata riscossione di circa 22 milioni di Tia. Ecco allora la drammatica situazione che si prospetta al congedo di Rosi, nel febbraio del 2013, quando il Comune, nella sua veste di affidatario del servizio, decide di scendere direttamente in campo per garantire la liquidità alla propria Azienda.

 

22/02/2013

Assemblea "totalitaria"socio Aamps (Comune).

Cosimi congeda Rosi e rinvia al 4 marzo 2013 nomina nuovo amministratore (in un primo tempo sarà Falleni, poi decaduto per incompatibilità).

Presiede G. Verugi. Presidente Collegio Revisori.

Tra le altre cose Verugi raccomanda di:

1) procedere agli accordi di moratoria con i creditori 

2) formalizzare rapporti bancari essenziali all'equilibrio finanziario

3) attivare procedura di vendita immobile Via Bandi, la cui mancata realizzazione "ha causato un ammanco di 3,5 milioni di euro rispetto al piano finanziario originario"

4) provvedere alla dismissione partecipazione nella Società Biscottino SPA

5) adempiere per regolarizzazione ad alcuni versamenti fiscali omessi.

 

L'Assemblea, su invito dei Sindaci, delibera di autorizzare Aamps a sottoscrivere un contratto di cessione del credito a favore di MPS "come da contratto di servizio delibera C.C. 19/12/2012). Il Comune, socio unico di Aamps, è affidatario e riscossore del servizio di smaltimento, trasporto e raccolta rifiuti solidi urbani e speciali assimilati. In questa veste opera come debitore ceduto nei confronti di MPS dei crediti ceduti da Aamps (cedente) a Mps. Il contratto di servizio (cioè le prestazioni di Aamps per conto Comune) di cui sopra ha un valore stimato di circa 36.000.000 di euro su base annua. Non è dato di conoscere le condizioni contrattuali poste da Mps. Verosimilmente Mps, a far tempo da marzo, "sconta" la fattura MENSILE emessa da Aamps nei confronti del Comune. E quest'ultimo "paga" MPS (in quota capitale ed eventuali interessi) che intanto trasferisce il corrispettivo del credito mensilizzato (cioè fatturato su base mensile) ad Aamps. In sostanza ecco perchè Cosimi e Nebbiai (dicendo una cosa impropria) affermavano che il Comune "dà tutti i mesi 3 milioni ad Aamps". (3x12 fa infatti 36, importo corrispondente al valore del contratto di servizio rapportato ad anno).

 

14/05/2013 Nomina di Enzo Chioini (ex portavoce sindaco) ad Amministratore unico di Aamps.

 

31/05/2013 Con determinazione n.1452 il Comune di Livorno modifica le condizioni contrattuali dell'affidamento del servizio ad Aamps per ciò che riguarda le modalità di emissione della fattura da emettersi nei confronti dello stesso Comune (!) (da MENSILE A TRIMESTRALE ANTICIPATA)

 

21/06/2013 Nebbiai su La Nazione dichiara trionfalisticamente di avere salvato Aamps. La giornalista accenna ad un PRESTITO DI DIECI MILIONI a favore dell'azienda e ad una abilissima manovra dell'Assessore.

 

02/07/2013 La Giunta Comunale di Livorno con decisione n.248 decide di prendere atto dei contenuti di un rapporto predisposto dall'Ufficio Società e partecipazioni del Comune di Livorno (Dipartimento Programmazione Economico Finanziaria). L'oggetto della Comunicazione è: AAMPS SPA - Nota esplicativa sui punti all'Odg prossima Assemblea dei Soci. Tra i punti ne compare uno finale che "chiosa" quelli precedenti e introduce l'argomento "ACCESSO LINEE DI CREDITO CON BNL" Nel rapporto si evidenzia:

1) L'urgenza di attivare nuove forme di finanziamento collegata all'esposizione dei rischi di liquidità derivanti da gestioni precedenti e da "accordi di moratoria" (definiti dalla gestione Rosi).

2) La valutazione fatta in questo senso "dalla società" dai condizioni contrattuali "alternative" a quelle offerte dal precedente Isituto di credito (Mps) per l'attivazione di una linea di credito di smobilizzo dei crediti derivanti dal contratto di servizio (di cui sopra) con l'A.C.

3) La constatazione (che si lega al punto 2) che l'operazione deliberata con MPS il 22/02/2013 non avrebbe garantito l'equilibrio finanziario dal GIUGNO 2013. (in effetti, come vedremo più sotto, Aamps chiederà a MPS una estensione della linea di credito, ma Mps non accoglierà la richiesta dopo avere verificato il preoccupante conto economico dell'Azienda (solo + 761.000 euro, lo stesso del 2012)  e il valore della produzione stimato negativo per il 2013 con uno scostamento di -2,7 rispetto al 2012).       

4) Che a seguito di indagine presso altri Istituti di Credito, è stata formalizzata l'offerta di IFITALIA spa, società di factoring appartenente al gruppo BNP PARIBAS.  

 

Nel rapporto si descrivono poi le caratteristiche "estensive" della proposta di IFITALIA rispetto al contratto con MPS:

a) Concessione di un anticipo "pro solvendo" per un limite massimo di 9.000.000 di euro "revolving", cioè la clausola che consente di "rigenerare" il credito realizzato a favore di Aamps (con i relativi costi) a scadenza trimestrale (dunque altro che prestito di "soli" 10.000.000 DI EURO come riferiva entusiasta la corrispondente de La Nazione).La trimestralità del trasferimento è stata infatti resa possibile dalla modifica delle modalità di emissione della fattura che Aamps avrebbe emesso nei confronti del Comune.(non più mensile, ma trimestrale anticipata, come si evince da determinazione dirigenziale di cui sopra del 31/05/2013). 

b) Ifitalia dunque "anticipa" ad Aamps i crediti maturati nel corso del trimestre operativo da Aamps nei confronti del Comune, al netto di commissioni e spese fisse (circa il 2% dell'importo trimestrale, vale a dire 100.000 euro), dietro cessione "contrattuale" di una quota del contratto di servizio corrispondente ai successivi 24 mesi a partire dalla sottoscrizione dell'atto di cessione. In pratica, Aamps, e di riflesso il Comune che ne è socio unico, "cedono", come da atto notarile del 25/07/2013, 75.000.000 di euro ad Ifitalia cui il Comune (soggetto affidatario del servizio) domicilierà direttamente la fattura emessa da Aamps nei suoi confronti ed al cui pagamento provvederà verosimilmente (in qualità di debitore ceduto) con il gettito Tares di cui è riscossore diretto (salvo ovviamente evasione parziale o totale della stessa).

c) Aamps potrà anche, per contratto, chiedere un’anticipazione del corrispettivo del credito ceduto su base trimestrale in base alle proprie necessità finanziarie (tipo pagamenti straordinari o improvvise crisi di liquidità nel pagamento dei fornitori) non oltre ovviamente il valore nominale dei crediti ceduti. (pari, a circa 9.000.000) Sulle somme anticipate Ifitalia realizza una commissione di un ulteriore 2%. Per cui ad esempio se Ifitalia anticipasse ad Aamps 5 dei 9 milioni della trimestralità per pagare Cooplat, realizzerebbe un guadagno di circa 280.000 (100.000 fissi +180.000 per anticipo) euro in una botta sola riservandosi di incassare gli interessi maturati sull'anticipazione a scadenza della trimestralità. Inutile aggiungere che il totale dei costi finanziari  dell'operazione (cioè il guadagno di Ifitalia) andrebbero iscritti alla fine dell'esercizio finanziario tra i costi di produzione dove già fa mostra di se' la svalutazione dei crediti non riscossi da Tia (circa 2.250.000 euro per il 2013) con relativo aggravio per il conto economico.(nel quale spiccano 13.000.000 di spese personale su 40.000.000 circa di valore produzione, una relazione "di efficienza" poco sostenibile anche nel breve).

d) Il rapporto comunale aggiunge che tale meccanismo consentirà all'Azienda di "autorigenerarsi" ad ogni trimestre in quanto è agganciato all'emissione trimestrale della fattura verso il Comune di Livorno. L'eventuale importo anticipato dall'Istituto di Credito alla società sarà,infatti, pari al 98% della fattura trimestrale emessa dalla società per i servizi svolti a favore del Comune di Livorno. Le condizioni dell'offerta prevedono, in caso di attivazione del "factoring", un costo trimestrale di circa 100.000 euro, per un totale di 400.000 euro l'anno, relativo alle commissioni di factoring ed interessi dell'Istituto di credito concedente pari all'1,25% sull'importo della fattura trimestrale. Pertanto, prosegue il rapporto sottoscritto dal Dirigente Dipartimento 2 Nicola Falleni, lui stesso per un brevissimo lasso di tempo amministratore unico di Aamps, e controfirmato dalla Dr.ssa Rosalba Minerva, Responsabile Ufficio Società e Partecipazioni, se da un lato l'operazione consentirà una maggiore disponibilità di strumenti da attivare in caso di sofferenza finanziaria, dall'altro comporterà un possibile aggravio, dal punto di vista economico, relativo all'incremento degli oneri finanziari a carico della società (nel caso di attivazione della linea di factoring). Oltre all'anticipazione di fatture tramite l'utilizzo del factoring, Bnl ha deliberato una linea di credito pari a 1 milione di euro per elasticità di cassa nella forma di uno scoperto di c.c..

 

Nell'atto notarile del 25/07/2013 (le esternazioni di Nebbiai risalivano al 21/06  2013 e non a caso la prima rata della Tares, poi prorogata, era stata scadenzata al 31/07/2013) si evidenzia come tra tutti i crediti trasferiti (nel computo dei 24 mesi dalla sottoscrizione dell'atto di cessione) è ricompreso anche quello "certo, liquido, ma esigibile al 90esimo giorno dalla emissione della fattura, relativo al periodo "luglio, agosto, settembre, 2013 dell'importo di Euro 7.970.001,00 +IVA (Tot.8.767.001,00), emessa dalla cedente AAMPS nei confronti del debitore ceduto. Dunque Ifitalia trasferisce (e il contratto diventa operativo) ancor prima che il Comune possa riscuotere la prima rata della Tares. E forse non è casuale il fatto che Cosimi e Nebbiai abbiano da subito rassicurato sul fatto che il gettito (F24 permettendo) sarebbe stato di oltre 8 milioni di euro.

 

segue.