La doppiezza della politica - Appendice
Alla fine non sono stati tre interim, ma quasi. Avevamo ampiamente previsto che il Sindaco poteva evitare l'implosione anticipata della Giunta (per la verità traballante oltre misura da oltre due anni)solo concentrando su di sè un numero esorbitante di deleghe. Vedremo poi come sono state ripartite fra se stesso e gli assessori di maggiore fiducia. Ma avevamo anche sottolineato come la contemporaneità delle elezioni politiche e la dipendenza di questa Giunta dalla evoluzione del quadro nazionale, prima che dalla fonte di investitura delle elezioni del 2009, avrebbe protetto e limitato ad un tempo l'azione del Sindaco. Il tentativo di affidare la delega del "sociale" al Presidente dell'Arci livornese Solimano è stato infatti clamorosamente stoppato da un "diverso parere" dei livelli regionale e nazionale del Pd, preoccupati che la nomina di Solimano, già garante comunale dei detenuti, potesse catalizzare tensioni in campagna elettorale. Solimano infatti ha militato in organizzazioni terroristiche negli anni di piombo, ma ha anche da tempo finito di scontare una pena per associazione sovversiva e partecipazione a banda armata cui è conseguita, con la riabilitazione civile, anche la riacquisizione di tutti i diritti politici attivi e passivi. Tanto non è bastato al Pd pragmatico di oggi per validare la sua nomina. A questo punto Cosimi si è trovato costretto a ripartire le competenze del "sociale" fra il Vice sindaco Picchi (che già cumula una serie impressionante di incarichi) e l'assessora all'educazione scolastica Carla Roncaglia. L'Urbanistica, orfana del "revocato" Grassi, è stata affidata allo stesso Picchi, mentre Cosimi si è, non a caso, riservato la gestione degli atti relativi al Piano Strutturale. L'"Ambiente" già di Grassi, è stata consegnato nelle mani di quel Guli' che in questi ultimi due anni ha garantito a Cosimi la compattezza granitica del gruppo consiliare Pd anche di fronte ad atti obiettivamente imbarazzanti, soprattutto in maniera urbanistica. Cosimi dovrà per ovvi motivi cedere la delega alle "partecipate", di cui era titolare dal 2010, all'Assessore al Bilancio Nebbiai, ma tratterrà per se' il controllo di Aamps. Insomma, una situazione surreale che conferma le nostre previsioni. Ad un anno o poco più dalla scadenza naturale del mandato Cosimi viaggia con lo stesso taglio di un piccolo Governatore pur non disponendo di una reale maggioranza. Potrà oltretutto disporre in modo autonomo della progettazione del Piano regolatore e occuparsi, attraverso Aamps, dell'impiantistica relativa alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti e, in quanto attendente al Piano Regolatore, della sua definitiva localizzazione. Potrà infine limitarsi a guardare nello specchietto retrovisore per controllare il funzionamento degli altri settori, per lo più nelle mani dell'interim "umano" Bruno Picchi e del fedelissimo Gulì. Compatibilmente con il quadro nazionale.