IMU: Una tassa fatta in casa (per chi la casa ancora ce l'ha)
Livorno 21 febbraio 2012
IMU PER UNA TASSAZIONE PIU’ EQUA BISOGNA COLPIRE LO SFITTO E RISOLVERE L’EMERGENZA ABITATIVA.
Siamo tutti consapevoli che la rintroduzione della tassa sulla prima casa e soprattutto l'aumento esagerato dell'IMU, che non distingue tra valore d'uso e valore di scambio economico, sia profondamente ingiusta.
Pensiamo che anche l'abolizione totale sia stata inopportuna, meglio sarebbe stata una riduzione consistente, proporzionale al valore del bene fino a un contributo quasi simbolico per le abitazioni economiche e di modesta misura: non zero ma vicina allo zero.
Siamo invece del tutto convinti delle decisioni del Comune di Livorno di far pagare le tasse alle scuole e gli edifici della chiesa per attività diverse dal culto. Pertanto fa bene l'assessore Nebbiai a fare i conti in tasca al variegato mondo della galassia cattolica, come di altre associazioni private.
Sopratutto bisognerebbe colpire pesantemente, applicando i massimali, tutto ciò che è vuoto e dismesso: scuole private chiuse, strutture industriali abbandonate al degrado e allo spreco. Così come gli appartamenti sfitti che sono circa 7000 nel territorio comunale. Ci sarebbero i fondi da destinare all’emergenza abitativa.
Certo il Comune e l'ASL per non parlare di SPIL non sono stati un buon esempio di capacità amministrativa. Sul fronte dell'emergenza casa si continua a vivere drammi e tragedie per la limitatezza di utilizzo delle risorse e per la lentezza dell'amministrazione comunale a ristrutturare centri di soccorso abitativo, nonostante l’enormità del patrimonio pubblico inutilizzato e sottoutilizzato. Le strutture pubbliche in buone condizioni in disuso (scuole, ambulatori, farmacie, caserme della Polfer strutture delle poste e delle ferrovie etc. ) sono in lista di attesa per essere venduti o svenduti o abbandonati alle ortiche, mentre potrebbe essere strategico il loro uso sociale.
Sono ferme le due operazioni più importanti avviate dal comune: è tramontata l’ipotesi di utilizzo dell'ex scuola ITG di S Anna nei pressi di Luogo Pio di proprietà di una congregazione cattolica bloccato a causa dall’alto prezzo richiesto dai frati, per la cessione d’uso pubblico della struttura; l'acquisto dell’ex caserma Del Fante è arenato nonostante il basso prezzo, le discrete condizioni generali la disponibilità di fondi regionali e la possibilità di un progetto a costo zero elaborato dagli occupanti assistiti da architetti dell'osservatorio trasformazioni urbane. Dunque ci aspettano mesi difficili.
Procede con mesi di ritardo l'operazione di Lamarmora ma almeno le famiglie già sfrattate nel 2010/11 troveranno finalmente soccorso. Non è comunque un risultato sufficiente, visto il numero delle esecuzioni previste per il 2012, questa giunta e questa maggioranza del Comune di Livorno funzionano ancora poco e male, e gli sfrattati senza colpa, sono più che mai numerosi e disperati. Nessun spreco di risorse è più tollerabile, per nessun motivo.
Per U.I
Daria Faggi