Il tempo delle nevi

07.02.2012 12:33

Dalla newsletter secondo Cosimi versetto 2/2012 di Martedì 31 gennaio 2012 (https://www.comune.livorno.it/newsletter_cosimi/archivio/nl_cosimi_2_2012.html):

“Domani, mercoledì 1 febbraio, tutte le scuole ed istituti cittadini di ogni ordine grado rimarranno chiusi in previsione delle nevicate che si preannunciano già da questa sera. La decisione è stata presa questa mattina a palazzo comunale nel corso di una riunione, convocata dall’assessore Bruno Picchi insieme al Centro Situazione della Protezione Civile, che ha visto la partecipazione degli assessori Carla Roncaglia (attività educative), Maurizio Bettini (traffico, mobilità), Gabriele Cantù (sociale) e Mauro Grassi (ambiente). Al tavolo erano presenti inoltre il dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, la Polizia Municipale, Aamps e ATL, i funzionari delle RSA e tutte le associazioni di volontariato che in questi casi di emergenza offrono sempre il loro fondamentale supporto. Dalle ultime previsioni meteo fornite dal Consorzio Lamma risulta che la Provincia di Livorno potrebbe essere interessata, a partire già dalle ore 18 di questa sera, da precipitazioni prima a carattere piovoso, poi, con la diminuzione della temperatura, a carattere nevoso.”

Ci risiamo, come prescindere dalla concretezza di un paesaggio che si sgretola sotto il calpestio dei nostri risolutivi scarponi, seppur rimanendo aggrappato alla cute di un asfalto ormai purificato nel suo bianco splendore. Un paesaggio fotografato dai più come un evento tanto raro quanto eccitante, ma tanto soffice quanto ingombrante. Stavolta, come si è letto, eravamo preparati, tanto che il Sindaco Cosimi, dall’alto dei suoi gradini di Palazzo, annuncia la serrata obbligatoria per le scuole della città. Quindi stavolta tutto procederà liscio come l’olio, ci risveglieremo con un po’ di neve qua e là, ma con i servizi garantiti, come per esempio quelli del trasporto pubblico, ovviamente, anche perché l’esortazione a non usare i mezzi propri pone automaticamente in alternativa i mezzi dell’ATL, che fin da martedì sera ci assicuravano:

“L’ATL garantirà il servizio urbano sulle principali direttrici e, a seconda delle condizioni meteo e delle strade, deciderà i vari interventi, potenziando o meno eventuali corse.”

Il conforto diventa tangibile quando, leggendo gli avvisi direttamente dal sito dell’ATL (https://www.atl.livorno.it/avvisitab/neve_Livorno.pdf), notiamo che, seppur con qualche disfunzione per chi ha i minuti contati, le principali corse della partecipata azienda sono a disposizione degli utenti, per ciò, le auto, finalmente, possiamo lasciarle a casa, a dormire, sotto un freddo lenzuolo bianco. Ora, anche l’opinione pubblica è sistemata. Domani (01/02/12 n.d.a.) ci possiamo svegliare con serenità, e lasciare che questo evento diventi solo un bel ricordo da raccontare…

Peccato. Peccato davvero, sembra quasi che ci prendiamo gusto, che siamo sempre quelli del dito puntato. Ma è successo di nuovo. Anzi, stavolta è stato peggio. La città è morta sotto i colpi assassini di una neve che apparentemente non farebbe male a nessuno. E la morte è stata annunciata. In cima al patibolo, naturalmente, il nostro primo cittadino, non che fosse lui a tirar giù la neve, ma, soprattutto dopo aver approvato, pochi mesi orsono (16.11.2012 delibera C.C. n. 143), il Piano Comunale di Protezione Civile, avrebbe dovuto anzitempo attivare i mezzi e le risorse, e quindi già dalle prime ore del crepuscolo del 31 gennaio, per permettere agli addetti ai lavori di lavorare senza dover lottare contro il tempo (impervio e ostile). La nostra fortuna, come sempre succede in questi casi, è stata che le numerose associazioni di volontariato (e sottolineiamo volontariato), si sono prestate oltre l’inverosimile e nell’ombra, per avere la massima efficienza nel più breve tempo possibile. In contrasto netto con un’altra partecipata, (e direttamente oliata da noi generosi cittadini), l’AAMPS, che ha aspettato il tempo necessario che la neve diventasse ghiaccio, per offrire la propria opera benefattrice… (che ci costa una TIA all’anno)
Bene fa, allora, chi si stupisce quando legge che, per un regolamento della Polizia Municipale, è obbligato a spalare la neve dal proprio marciapiede (verrebbe da pensare, catastalmente parlando, se potrebbe essere usucapibile, il marciapiede).

In effetti, fin’ora è andato tutto liscio, si, ma come il ghiaccio, giocando come sempre con l’opinione pubblica, presa, insistentemente, ad enormi pallate di neve
R. C.