Il braccio di ferro tra politica e diritto sul blocco delle rivalutazioni pensionistiche
Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. Comincia a sbriciolarsi il dogma del duo Monti-Fornero sul blocco della rivalutazione statistica dei trattamenti pensionistici, per effetto di una recente sentenza della Corte Costituzionale. Vediamo se e in quale misura l'altro dogma, quello dei conti pubblici vigilati da Bruxelles, che impone l'equilibrio finanziario entro il parametro convenzionale del 3% fra deficit pubblico e Pil, determinerà a suo modo il congelamento "politico" della sentenza. Al riguardo il premier Renzi non parla e manda in avanscoperta (come spesso fa) il sottosegretario montiano Zanetti che da parte sua richiama la necessità di un rimborso selettivo per fasce di reddito. Infischiandosene del deliberato erga omnes della Consulta (che inizialmente sembrava dovesse essere autoapplicativo) e richiamandosi strumentalmente al principio dell'eguaglianza sociale con quelli che la pensione retributiva non ce la potranno mai avere. Concetto ripreso in televisione dalla madrina del provvedimento e santa patrona degli esodati d'Italia, l'ex Ministro Fornero. Al riguardo ospitiamo un intervento di Raffaello Morelli (già in parte pubblicato sul quotidiano locale "Il Tirreno) e cortesemente concessoci.