De Tomaso: Esposto alla Procura di Roma del Ministero dello Sviluppo Economico

31.03.2012 09:50

In attesa del  decreto che sancirà la cassa integrazione "per crisi" per le maestranze ex Tomaso (in parte ex Pininfarina e in parte ex Delphi), il Ministero dello Sviluppo Economico ha presentato un Esposto alla Procura della Repubblica di Roma sulla situazione finanziaria della casa automobilistica torinese. Se insomma nella giornata di giovedi 29 Marzo, prorogando il trattamento di integrazione "per crisi" fino al 31.12.2012, il Ministero del Lavoro aveva voluto accogliere in parte le richieste delle organizzazioni sindacali con il "ni" sofferto di un Azienda che secondo talune fonti sarebbe sull'orlo del fallimento, l'indomani il Ministero di Passera ha pensato bene, per quanto di sua competenza, di segnalare la complessità del caso Rossignolo all'Autorità Giudiziaria ipotizzando il reato di distrazione di fondi pubblici. La De Tomaso, infatti, solo dalla Regione Piemonte avrebbe incamerato nel corso di questi anni un finanziamento di circa 15 milioni di euro tra contributi per l'innovazione e per la formazione senza che il piano industriale prendesse mai realmente avvio. Nel computo delle somme incassate dal team torinese, oltre naturalmente al Tfr maturato dagli operai all'atto dell'assunzione, vanno inseriti anche i cospicui contributi ricevuti dall'altro partner territoriale, la Regione Toscana, che da parte sua fra anticipi di Cig in deroga, contributi per la formazione e addirittura quelli annunciati dal Sindaco di Livorno Cosimi per l'innovazione tecnologica (a meno che non fossero stati oggetto di propaganda politica per non abbassare ulteriormente il downgrading di Rossignolo e quello suo personale), potrebbe avere movimentato a fondo perduto una somma vicina ai cinque milioni di euro. Somme su cui l'Assessore Regionale al Lavoro Simoncini e lo stesso Cosimi in condizioni normali sarebbero chiamati a fare chiarezza. Non a Livorno, dove gli amministratori godono di protezioni giudiziarie e mediatiche. Nonostante questa slavina, Rossignolo continua a palesare ottimismo e a rassicurare sulla capitalizzazione prossima ventura della Banca di Hong Kong. Ma a richiedere l'intervento della Magistratura sarebbero stati anche alcuni lavoratori torinesi. Non a Livorno dove il responsabile della Fiom, uno dei principali responsabili di questa situazione, si è limitato a interpellare rumorosamente e disordinatamente gli organi dell'Inps per accelerare, una volta che il decreto sarà emesso, le procedure di riscossione dell'indennità di cessazione.